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Connessione corpo-mente

Immagine del redattore: ML CandelaML Candela


Chi non ha mai avuto un mal di pancia, un mal di stomaco o dolore alla cervicale. E quanto volte in quelle occasioni, soprattutto a fronte del reiterarsi del problema o della sua cronicizzazione ci siamo chiesti: “sto somatizzando?”.

La tendenza comune è quella di ricorrere ai rimedi allopatici o in altri casi omeopatici, ma molto meno spesso si volge l’attenzione agli aspetti più profondi che potrebbero aver causato il problema.

Andiamo più a fondo e cerchiamo di capire cosa si intende per somatizzazione. Non è come molti credono la messa in scena di un male, in stile malato immaginario. La somatizzazione ci ricorda il legame tra corpo e mente, in quanto tutte le emozioni hanno una parte fisica. Ad esempio quando siamo tristi produciamo le lacrime, quando abbiamo paura respiriamo più velocemente… La somatizzazione dovuta a cause come lo stress può rendere i sintomi di una condizione medica, molto più forti. Quindi se avremo un dolore addominale lo sentiremo molto più forte in periodi di forte stress o ansia, così anche un mal di testa, la nausea o dolori di altro genere. E la situazione può anche degenerare in quadri più gravi. Come accade tutto questo? Il nostro corpo e la nostra mente sono in connessione automatica e involontaria. Il cervello ed il resto del corpo sono in continua comunicazione attraverso segnali elettrici e chimici. Quando il cervello invia al corpo determinati segnali, lo prepara per così dire all’azione, indicandogli magari di rimanere vigile per prepararsi ad affrontare un pericolo ed agire rapidamente. Come accade nella situazione attacco o fuga di fronte a un possibile pericolo. Quando però (giusto per fare un esempio…) il cervello percepisce questo pericolo in maniera troppo ricorrente (ad esempio nel caso di iperattivazione dell’amigdala, deputata a questo scopo) attiva in maniera eccessiva l’asse HPA (Ipotalamo, ipofisi, surrene) e dà il via alla produzione di ormoni, come ad esempio il cortisolo (l’ormone dello stress) che se prodotto in eccesso può divenire, per dirla in maniera grossolana, “tossico” per il corpo. La disattivazione dello stato di allerta è messa in atto dal sistema parasimpatico che si attiva e dice al corpo di calmarsi, mentre l’attivazione è messa in atto dal sistema simpatico. Insomma quando questi due “simpaticoni” non funzionano come dovrebbero le conseguenze si fanno sentire! Questo accade, in alcuni casi, a seguito di eventi stressanti, emozioni represse o malgestite, periodi di intensa difficoltà emotiva.

È sempre opportuno non sottovalutare queste ipotesi, anche quando si tratta di manifestazioni di malessere comunicate dai bambini, perché la somatizzazione non riguarda solamente il mondo adulto.

Donc, prendersi cura di se stessi in maniera complessiva è fondamentale per curare certi mali alla radice.

Rivolgersi a specialisti che si occupano di problematiche psicosomatiche (quindi anche psico e non solo soma!) nel 2022 non può e non deve essere un tabù, perché abbiamo un corpo ma non siamo solo quello! O qualcuno di voi può dire il contrario? Sono aperta al confronto!

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